lunedì 13 luglio 2015

Recensione libro: Il caso Bellwether di Benjamin Wood

Ho letto la trama del libro „Il caso Bellwether“ di Benjamin Wood e mi ha incuriosita, forse anche in parte per il fatto che non si capisce esattamente a cosa esattamente si andrà incontro. Quindi ho pensato di dare una chance a questo scrittore inglese esordiente.


Eccovi la breve trama:
Cappella del King's College
Il giovane Oscar, ausiliare in una casa di riposo un giorno per caso viene attratto dal suono dell'organo proveniente dalla cappella del King's College. È proprio in questa occasione che incontra per la prima volta Iris Bellwether, studentessa di Medicina, violoncellista ed figlia di una ricca famiglia borghese di Cambridge. Oscar si innamora di lei all'istante, poco a poco viene accolto dalla sua cerchia di amici, un piccolo gruppo esclusivo che ha origini ben diverse dalla sua. Tra loro c'è anche Eden, il fratello di Iris, un personaggio misterioso, dal fascino ambiguo, convinto di poter curare le malattie attraverso la musica e l'ipnosi. Ma chi è in realtà Eden Bellwether? Un genio e miracoloso guaritore oppure un pericoloso seduttore e abilissimo manipolatore?

A questo punto posso dire che non avevo aspettative in nessun senso. Unica aspettativa o meglio unica mia ipotesi era forse quella derivante dal fatto che questa opera é stata categorizzata sotto il genere del “thriller” del quale ha ben poco, se non qualche scena un pó piú forte (non voglio assolutamente spoilerare con la mia recensione).

La lettura, non sempre scorrevole, ha i suoi alti e bassi: alcune parti sono veramente interessanti, troviamo anche qualche colpo di scena; altri capitoli invece risultano lunghi, troppo descrittivi e quindi noiosi.
Interessante soprattutto per chi è affascinato dalla psicologia umana. Grandi tratti del libro parlano della complessa personalitá di questo misterioso personaggio principale: Eden Bellwether. Peró purtroppo la sottile suspense che si crea attorno al protagonista non regge e il lettore non riceve risposte esaustive alle domande che indubbiamente si porrá durante la lettura.
Il finale a sorpresa regge e dá qualche soddisfazione in più.
Complessivamente un libro discreto, un pó pretenzioso, consigliato a chi in una lettura ama piú esplorare la psicologia dei personaggi piúttosto che una fitta e dinamica trama.

Voto:

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